Il copione di Chomsky

 

Non ve lo devo spiegare io chi è Chomsky. E certe tecniche, Chomsky o non Chomsky, sono note da tempo. Mai come ora, però, ci capita di vederle messe in opera, tutte insieme, così palesemente.

 

Ecco - da una semplice ricerca su Wikipedia - la lista delle 10 tecniche individuate da Noam Chomsky per manipolare la comunicazione mediatica :

 

 1-La strategia della distrazione

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. “Mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai veri problemisociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, quando torna alla fattoria come gli altri animali" (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”)  

 

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni

Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Sicrea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che sia il pubblicoa richiedere leggi sulla sicurezza, a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici

 

3- La strategia della gradualità

Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi. Tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta

 

4- La strategia del differire

Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa ma necessaria, ottenendo l’accettazione pubblica, al momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo con rassegnazione quando arriva poi il momento. 

 

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini

La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi ed una intonazione particolarmenteinfantile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Più si cerca di ingannare lo spettatore, più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base al principio della suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad unarisposta o reazione sprovvista di senso critico, come quella di una persona di 12 anni o meno (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”). 

 

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione

Sfruttare l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e sul senso critico dell'individuo.  Inoltre l'uso del registro emotivo permette di aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee,desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti….  

 

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità

Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie e i metodi usati per il suo controllo e la sua manipolazione. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che esse non possano colmare la distanza culturale con le classi superiori".
 

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità

Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti... 

 

9- Rafforzare l’auto-colpevolizzazione

Far credere all’individuo che soltanto lui è il colpevole delle sue disgrazie, a causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue scarse capacità o dei suoi sforzi insufficienti. Così, invece di ribellarsi contro il sistema politico/economico, l’individuo si autosvaluta e si auto-colpevolizza, instaurando uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione dell'azione. E senza azione non c’è rivoluzione. 

 

10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano

Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della Scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dal "sistema" delle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia e la psicologia applicata, il “sistema” è giunto ad unaconoscenza estremamente avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che in quella psichica. In altre parole, il "sistema" è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, ora il "sistema" è in grado di  esercitare su ogni individuo un controllo e un potere superiore a quello che l'individuo può esercitare su se stesso. 

 

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Commenti: 3
  • #1

    Rossella (martedì, 21 maggio 2013 02:48)

    Questa lista non è affatto di Chomsky ma di un certo Sylvain Timsit. Chomsky tra l'altro ha smentito pubblicamente di esserne l'autore dicendo che non è affatto stile suo mettere dei concetti in forna di lista numerata

    http://boubouh.over-blog.com/article-article-sans-titre-72762558.html

  • #2

    Rossella (martedì, 21 maggio 2013 02:50)

    E questo è il suo sito

    http://www.syti.net/Manipulations.html

  • #3

    Elio Paoloni (martedì, 21 maggio 2013 09:20)

    Grazie per la precisazione. Del resto non ho scritto che il catalogo fosse stato compilato da Chomsky. L'importante è che il Bignami riporti i concetti individuati da Chomsky, il quale, ovviamente, li ha esposti in testi complessi, come si evince dai virgolettati e dai rimandi a titoli precisi.