Inoppugnabili studi

 

Le pezze a colore del delirio

 

A sostegno delle fiere battaglie in favore di nozze gay, adozione selvaggia, fabbricazione di feti per arredare le case delle star, invenzione del genitore alfabetico e deliri sull’identità di genere esclusivamente culturale, gli idolatri del progresso sbandierano avanzatissimi studi dai titoli altisonanti e seriosi. Se, come è giusto,  

ridi di questi scartafacci, ti aggrediscono: ecco qui il codino, il reazionario, l’oscurantista che si tappa gli occhi e le orecchie per non riconoscere l’evidenza scientifica e poter restare aggrappato ai suoi marci preconcetti. Ma quale evidenza, di cosa vanno cianciando? La medicina non è una scienza esatta e le neuroscienze non possono pronunciare sull’essere umano nessuna parola definitiva. Vogliamo davvero conferire validità assoluta alle teorie di questa o quell’altra scuola degli indagatori della psiche? Decidere del destino di un bimbo sulla base dell’ultimissimo studio sociologico pronto a essere smentito domani? Mi sembrerebbe più serio chiedere lumi allo psicomago Alejandro Jodorowsky.

 

Ma ammettiamo pure, per assurdo, che queste ricerche rientrino in un ambito propriamente scientifico. Quei cari signori mi hanno insegnato che la scienza NON è neutrale. Si riferivano alle pressioni del capitalismo, certo, preferivano non soffermarsi sugli psichiatri sovietici, quegli eroi della rivoluzione – e della “scienza” s’intende – che curarono amorevolmente centinaia di dissidenti, scientificamente dichiarati folli ma, tanto per rimanere in argomento, prima di Basaglia erano tenuti in gran conto gli elettroshock e non risalgono certo al medioevo lobotomie e “docce” con la manichetta. Tutto così scientifico, tutto così dotto. E (questo è ancor più significativo) probabilmente tali avanzatissimi trattamenti non erano neppure imputabili all’asservimento della scienza al mercato.

 

Mi meraviglia che non ci si soffermi a riflettere sullo “scienziato” Lombroso, i cui testi, grazie ai quali sono finiti in carcere decine di innocenti, hanno formato tanti altri scienziati. E che dire degli scienziati nazisti che “studiavano”, argomentavano e sezionavano per dimostrare l’inferiorità delle razze non ariane? Tutto ciò, cari signori, ha rappresentato, a ogni effetto, la scienza. Potete sbuffare quanto volete e, dall’alto delle moderne pratiche, degli indiscussi avanzamenti, dei punti di non ritorno, ridere dei vecchi metodi. Quello però era lo stato dell’arte e chi si ribellava a certe assurde derive veniva bollato come nemico della scienza, incapace di comprendere le meravigliose conquiste della modernità e del progresso. Tali erano, in effetti, le centinaia di preti e di suore che nascosero migliaia di possibili vittime della “scienza” dell’epoca.

 

Vi sembra insomma così difficile reperire, all’interno del nuovo ordine mondiale, il neuroscienziato, lo psicologo, il sociologo pronti a orientarsi nel verso del vento dominante? Anni fa si diceva che il Potere (il buon vecchio capitalismo) reprimeva per suoi loschi fini le naturali, gioiose, rivoluzionarie pulsioni sessuali. Ora che ha bisogno del caos, il potere vero queste pulsioni le sta scatenando, col disegno di scardinare la più antica ed efficace rete di coesione sociale esistente. Non c’è bisogno di chissà quali minacce, di chissà quali lusinghe per orientare gli esperti: di rampanti pronti a cercare la notorietà addomesticando i risultati se ne ritrovano a dozzine in discipline ben più “esatte”.

 

Pure gli amici del fronte opposto mi sembra cadano nella stessa trappola esibendo a loro volta pareri di altri  “esperti” ritenuti più affidabili. Anch’io li ritengo tali ma non perché riconosca loro maggiore autorevolezza: ne accetto le conclusioni unicamente perché concordano con l’opinione degli operatori che quotidianamente, senza riflettori, si scontrano con le dinamiche familiari, le adozioni e i problemi dei menage omosessuali. Opinioni che potrebbero essere raccolte facilmente, ammesso che ce ne sia bisogno, ammesso che l’assurdità di un nuovo elemento di disturbo nel campo delle adozioni non sia di un’evidenza abbagliante. Ma agli alfieri del nichilismo preme solo sbandierare la conferma bollata, inoppugnabile, del loro delirio di onnipotenza. Il suggello “oggettivo” della hybris.   

 

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Commenti: 7
  • #1

    Livio Romano (domenica, 10 febbraio 2013 19:32)

    Un carissimo amico psichiatra di Ginevra (mitteleuropa colta, cinica, smagata, positivista) lamenta di non poter più usare l'elettrochoc. Dice che se lo avesse potuto ancora fare avrebbe salvato decine di persone gravemente depresse dal suicidio. Non ho motivo per non credergli.

  • #2

    Elio Paoloni (domenica, 10 febbraio 2013 21:20)

    Davvero? Ma quanti anni ha quest'uomo? E perché non scrive qualcosa? O l'ha fatto?
    In ogni caso questo conferma la mia tesi: c'è sempre uno studio più avanzato degli altri, che contraddice altri precedenti, sempre in attesa di studio contrapposto e speculare.
    Il mio atteggiamento in questi casi è dettato dal noto proverbio fiorentino che consiglia di rivolgersi "alli patuti" e non "alli saputi". In questo caso agli elettroscioccati, probabilmente.
    Un abbarccio.

  • #3

    Livio Romano (lunedì, 11 febbraio 2013 10:19)

    Ha 75 anni ed esercita ancora. Non so se l'abbia scritto, è molto probabile. Sì, bisognerebbe rivolgersi ai suoi personali 'patuti', quelli che nel passato ha salvato. Ovvio che se ti rivolgi a gente che ha avuto 20 elettrochoc perché era psicotica (in questo genere di malattie, dice sempre Rolph, il mio amico, quella terapia non serve a niente, ed è anzi dannosissima) ti dirà -anzi: i parenti ti diranno- che è stato devastante. Ma la depressione primaria. Quella gravissima, resistente ai farmaci, improvvisa, immotivata, non causata da 'adattamento': be', il mio amico dice che delle volte va curata con una bella scossetta elettrica.

  • #4

    Livio Romano (lunedì, 11 febbraio 2013 10:21)

    p.s.: totalmente d'accordo sull'impossibilità di stabilire una specie di Oggettività Assoluta in qualsiasi campo delle scienze umane.

  • #5

    francesco_brindisi (lunedì, 25 febbraio 2013 10:34)

    Ma e' possibile che i contribuenti europei a loro insaputa debbano finanziare l'ilga lobby omosessuale internazionale vicina alle associazioni pedofile? Quei finanziamenti DEVONO servire ad altro. Ad esempio per le case rifugio per le donne vittime di violenza tanto per cominciare! Confido in voi alziamo la voce

  • #6

    Elio Paoloni (lunedì, 25 febbraio 2013 11:19)

    Grazie per la segnalazione, questa notizia mi era sfuggita. Ho poi trovato questo articolo: http://neovitruvian.wordpress.com/2012/02/22/ilga-la-lobby-omosessuale-finanziata-con-soldi-dellunione-europea-i-nostri-e-con-collegamenti-alla-pedofilia-sottoposta-ad-interrogazione-parlamentare/

  • #7

    alessandro (mercoledì, 28 agosto 2013 14:53)

    Ma c'è bisogno di parlare cogli stronzi che credono ancora ai benefici dell'eletrochoc? meritereste la prigione, non i benefici dei salotti buoni per parlare